Ridiscesi al piano terra, si entra nella Stanza della dispensa. La ben nota passione di Rossini per la cucina affiora nei titoli dei “peccati di vecchiaia”, composizioni spesso ironicamente intitolate a nocciole, rapanelli, sottaceti, fichi secchi… le sue “semplici, senili debolezze”. Dalla dispensa ‘esplosa’, aprendo i cassetti scaturisce, in uno con la musica di Rossini, l’interpretazione visiva che ne dà Massimo Pulini, primo artista coinvolto nell’ambizioso progetto di tradurre in immagini le prelibatezze del Maestro.